Lavorare nel weekend: guida alla sopravvivenza per freelance
Mi chiamo Chiara. Sono freelance. E lavoro anche nel fine settimana.
Non sempre, ma sono sincera. Succede.
Nonostante tutto l’impegno, non è insolito, per chi ha scelto la libera professione, lavorare nei weekend.
Il mio lavoro mi porta spesso a lavorare di sabato o di domenica.
Organizzo eventi, partecipo a corsi di formazione che si svolgono nel weekend e a volte mi capita di lavorare con clienti che durante la settimana sono in ufficio e non possono ritagliarsi il tempo necessario all’intervento di consulenza che mi hanno richiesto.
Va bene così. Anche questo fa parte del mio mestiere. Un pò come chi opera nella ristorazione, che lavora la sera e i fine settimana.
Nel momento in cui scegli una professione sai già queste cose.
E ti ci adatti senza troppi problemi.
Ma il lavoro di cui sto parlando ora è quel tipo di lavoro che non è (o non sarebbe) vincolato per forza al fine settimana.
È quel lavoro che fai nel weekend perché non hai fatto in tempo a farlo nel corso della settimana.
Lo fai nel weekend perché se aspettassi lunedì probabilmente sarebbe già troppo tardi o comunque si andrebbe a sommare alle altre attività della settimana.
Penso per esempio alla pianificazione e alla creazione dei contenuti per il tuo piano editoriale (dalla scrittura del blog ai post sui social), all’amministrazione (la bestia nera che rimane sempre l’ultima ad essere messa a posto), alla lettura, allo studio e all’aggiornamento. Solo per citarne alcuni.
Non voglio giudicare le ragioni per cui arriviamo così spesso a lavorare nei fine settimana. Purché ci sia consapevolezza delle proprie scelte, si può fare tutto, organizzativamente parlando.
Ma ogni scelta comporta delle decisioni, che si ripercuotono su di noi e sull’ambiente intorno a noi.
Ecco perché ho elaborato una mini guida di sopravvivenza ai weekend di lavoro.
Non è esaustiva e prende spunto da quella che è stata la mia esperienza di lavoro nel weekend per tanto tempo. Spero possa esserti di ispirazione per redigere la tua.
- Durante il mese, cerco di rispettare la regola 2 weekend di lavoro (al massimo) e 2 week end di riposo.
- O il venerdì prima o il lunedì dopo il weekend di lavoro faccio in modo di avere una mezza giornata libera, di vero e proprio relax.
- Anche se il weekend è di lavoro, punto la sveglia un’ora dopo, oppure mi concedo un pisolino di almeno un’ora dopo pranzo.
- Il lavoro nel fine settimana è focalizzato solo ed esclusivamente su quei compiti più urgenti che devo portare a termine ed è concentrato in un limite temporale (per esempio tre ore, finite quelle si spegne il computer).
- La pianificazione è tutto: se sai che la settimana di lavoro proseguirà anche nel weekend la programmazione diventa fondamentale per ridurre il carico di lavoro. Mi riferisco anche alle attività collaterali: per esempio la preparazione dei pasti. Per i giorni in cui sai già che mangerai fuori, che avrai poco tempo per la pausa o che arriverai tardi per la cena, pianificare i pasti può salvarti la vita. Fai la spesa, cucina le ricette che hai pensato, prepara le porzioni e tutto in frigo. Pronto per essere mangiato all’occorrenza!
- Mi premio! Se ho lavorato durante il fine settimana mi concedo qualcosa di piacevole da fare: una cena fuori, il cinema con Fabio, qualcosa di goloso da mangiare (per me i premi hanno quasi sempre a che fare con il cibo!)
- Mi consolo pensando che amo il mio lavoro e che qualche sacrificio in più si ripaga automaticamente nella libertà che ho nello svolgere la professione che mi piace, con i tempi e le modalità che più mi si adattano.
- E se poi non riesco a finire quello che mi sono prefissata…. Pazienza! Dopotutto, il capo sono io. Come insegna il buon Napoleone 🙂
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