Tecnica del pomodoro, del melone o del datterino?
Di tecnica del pomodoro, forse hai già sentito parlare. Anzi, hai letto più di un articolo che la spiega in modo più esaustivo di quello che potrà fare questo articolo.
Ma se ti dicessi che a volte… Un pomodoro non basta? E che ogni metodo di produttività ha senso solo se calato e personalizzato nel tuo contesto e secondo il tuo modo unico di fare le cose?
Seguimi in questo viaggio “ortofrutticolo” che mi spiego meglio.
Intanto inquadriamo il tema: di che cosa si parla quando si parla di tecnica del pomodoro? Parliamone in modo chiaro, seguendo la traccia delle 5W del giornalismo.
Che cos’è la tecnica del pomodoro?
Cosa
La Tecnica del Pomodoro è una tecnica di gestione del tempo.
Perché
È un metodo molto semplice per:
- migliorare la propria gestione del tempo
- ottimizzare l’organizzazione del lavoro
- allenare le proprie capacità di concentrazione
- combattere il multitasking
- ridurre le distrazioni
- concludere un’attività in meno tempo
Chi
Francesco Cirillo è l’ideatore di questa tecnica. Conosciuta in tutto il mondo.
Fa parte di quell’Italia di cui essere fieri. Vuoi conoscerlo?
Quando
Spesso ma non sempre.
È un metodo che si applica a moltissimi tipi di lavoro. Ma è ancor più utile (secondo me) per chi studia. Si adatta bene per tutte quelle attività lunghe, che richiedono concentrazione: lo studio, la scrittura, lo sviluppo di codice.
Non si presta bene, invece, in tutti quei lavori che hanno un’interazione con il pubblico (es. servizio clienti, attività commerciali, receptionist).
Dove
Dipende dal lavoro, ma come ti anticipavo, secondo me è ottima per i lavori di concentrazione. Quindi a casa, in smart working, in ufficio, in biblioteca.
Come
Si utilizza un timer da cucina. Possibilmente a forma di pomodoro.
Se non ce l’hai va bene lo stesso: puoi usare il timer del cellulare ma in quel caso, mi raccomando, inserisci la modalità aereo per evitare distrazioni.
Scegli un lavoro da svolgere nella tua prima sezione di pomodoro.
Può essere un lavoro di scrittura (io per esempio, sto scrivendo questo post con un pomodoro che ticchetta), di revisione, di fatturazione, di lettura, di studio.
Imposta il timer per 25 minuti. Allontana da te tutte le distrazioni e per tutta la durata del timer concentrati sull’attività che hai scelto.
Non è necessario portarla a termine in questi 25 minuti. Ora lo vediamo.
Al termine del primo pomodoro, prenditi 5 minuti di pausa (potrebbe essere utile in questo caso, impostare nel timer 5 minuti). Alzati dalla scrivania, prendi una boccata d’aria o un caffè, concedi alla tua mente di vagare.
Al termine della pausa, imposta un nuovo pomodoro da 25 minuti e prosegui con il compito di prima, se non lo avevi terminato. Altrimenti scegli un’altra attività e vai avanti con quella.
Dopo il secondo pomodoro, altri 5 minuti di pausa e così via fino a che non avrai completato 4 pomodori.
A quel punto concediti una pausa più lunga, di 15 o 30 minuti prima di riprendere il tuo lavoro.
Questa è la tecnica base. E funziona.
Sul sito ufficiale trovi tutto, ma davvero tutto, quello che ti serve per diventare un Master Pomodoro.
Io nel tempo ho testato qualche variante e scoperto qualche trucchetto che vorrei condividere con te.
Un pomodoro nel computer
Sei un freelance e il tuo intero ufficio si trova nel tuo portatile?
Nessun problema: ci facciamo stare anche il pomodoro.
Tomighty è un’applicazione gratuita (per Mac e per Windows) che puoi installare sul tuo computer per avere sempre a disposizione il timer. Tra l’altro la cosa carina è che lo fai partire una volta e poi va avanti lui in automatico, attivando il timer di lavoro (25 minuti), pausa breve (5 minuti) e pausa lunga (15 minuti).
Datterini e meloni
La Tecnica del Pomodoro originale stabilisce 25 minuti di lavoro.
Ma questo non vuol dire che non possiamo sentirci liberi di fare qualche variante.
Per esempio, mi è capitato di lavorare con un ragazzo di 11 anni e di aiutarlo nella definizione di un metodo di studio. Data la difficoltà di concentrazione prolungata, abbiamo deciso insieme di lavorare con “pomodorini” che inizialmente avevano la durata di 7 minuti (praticamente dei datterini) e che poi si sono allungati fino a 15. Per lui è stata una conquista.
Dall’altro lato, invece, ci sono gli adulti e la loro maturata capacità di concentrazione che potrebbe preferire una sezione di lavoro più lunga: ecco che entrano in gioco i “meloni”, sezioni di durata variabile che spaziano dai 30 ai 90 minuti. Credo sia giusto che ognuno trovi il proprio ritmo.
Amo la Tecnica del Pomodoro, nella sua semplicità ma anche nella sua versatilità.
Ne parlo anche all’interno di Palabàn, insieme a molte altre tecniche e strumenti (se vuoi accedere puoi farlo da qui) e la propongo spesso ai miei clienti.
Ecco la prova 🙂

Grazie a D. per la foto!