Gli errori organizzativi più comuni nella formazione del freelance
Breve storia triste.
C’era una volta un freelance che doveva aggiornarsi continuamente e dedicare tempo alla formazione per lavoro.
Ma non aveva mai tempo per farlo.
Fine.
Quante volte l’hai ascoltata questa storia?
Vorresti leggere di più, approfondire quell’argomento.
Compri l’ennesimo corso online in promozione e ancora una volta ti trovi lì a maledirti per la pila, sempre più alta, di libri non letti.
[Sai che in giapponese c’è una parola che descrive proprio l’accumulo di libri che restano lì senza essere letti? È tsundoku e l’ho imparato grazie a Nicole].
Nel post di oggi ti parlo di quelli che secondo me sono i tre errori più comuni che la maggior parte di noi freelance (sì, mi ci metto dentro anche io!) commettono nel proprio aggiornamento professionale e nel tempo da dedicare alla formazione.
Comprare, comprare, comprare
È inutile. La tentazione è forte.
Sono attratta dai corsi e dai libri come le api dai fiori. Non posso farci nulla!
… Aspetta.
Davvero non ci sono rimedi?
In realtà uno c’è e non ti piacerà: smetti di comprare.
E visto che non piace nemmeno a me ti dico anche come renderlo accettabile: smetti di comprare, per adesso.
Fai una pausa.
Dedica i prossimi tre o sei mesi a smaltire quanto già acquistato. Al termine di questo periodo di disintossicazione, vedrai, avrai ancora più gusto a comprare e lo farai con molta più consapevolezza.
Aspettare le condizioni ottimali per studiare
I pianeti si allineano senza affanni solo nel cartone animato di Hercules e sappiamo che non è vero che tu “di tempo per agire ne avrai a iosa” quindi, fatti un favore, inizia.
Inutile cercare le tre ore il venerdì pomeriggio in cui tutto il mondo si annullerà e smetterà di scriverti via mail per la consegna dell’ultimo minuto.
Ritagliati un po’ di tempo (anche piccolo, lo vediamo tra un attimo) ma affronta il momento e agisci.
Pianificare fa bene, ma non deve paralizzare la tua azione.
Se può aiutarti, prendi un piccolo appuntamento con te stess* in calendario: insomma come se uscissi a prendere un caffè con un amico ma invece che una pausa di cazzeggio, ti metti lì e studi un capitolo o un paragrafo.
L’abbuffata
Pile di libri accatastate da mesi (se non addirittura anni!) non potranno essere smaltite in un paio di settimane per cui, accetta il fatto che meglio un pochettino ogni giorno e procedere lentamente come una lumaca che non iniziare mai.
Quando ho seguito per la prima volta questo approccio, mi sono data l’obiettivo di leggere 15 minuti, solo un misero quarto d’ora al giorno, durante la colazione.
Ho letto quasi 3 libri in meno di due mesi. Perché poi si sa, quando suona il timer e sei lì quasi alla fine del capitolo, vuoi non finirlo?! E così c’erano giorni che leggevo anche 30 minuti.
Se vuoi motivarti, puoi segnare i tuoi progressi di lettura su Goodreads (così fai vedere a tutti quanto sei forte!) oppure segnarli su un habit tracker, che ti sostiene nella creazione di buone abitudini. Io sto sperimentando la versione gratuita di Done: è un’app ben fatta.
Da dove partire per la tua formazione da freelance?
Ho creato per te un esercizio per aiutarti a fare il punto della situazione di tutti i corsi comprati, iniziati e mai completati (o anche mai iniziati): lo trovi qui.
Compila la lista, distribuiscili all’interno della tabella a seconda della durata e della tipologia di formato del contenuto, seguendo i consigli di organizzazione per ciascun gruppo.
Infine, ti invito a guardare il programma della virtual classroom “Evernote per la tua formazione” in programma per sabato 19 settembre alle 9.30 su Zoom.
Buono studio!