Le ragioni per cui ho iniziato a delegare
Sono ormai tre anni che ho iniziato a delegare parte del lavoro che per i primi anni di partita IVA facevo completamente da sola (o non facevo affatto).
Mi sento ancora una novellina in questo processo, lo devo dire.
Dopotutto, delegare è una delle attività (forse quella in assoluto) più difficili e impegnative da intraprendere per migliorare il proprio flusso di lavoro.
Richiede:
- tempo, tantissimo;
- impegno e cura nel creare il processo;
- attenzione e ascolto nella relazione;
- infine, penso sia utile, anche un po’ di sana attitudine al rischio e un pizzico di fortuna per trovare la persona (o le persone) davvero giuste per ognunə di noi.
In questo post vorrei condividere le tre ragioni che mi hanno spinta a delegare.
E lo faccio in ordine cronologico. Magari vedere il mio percorso può esserti di ispirazione lungo il cammino che stai percorrendo.
Perché, come sempre, non esiste un modo unico di fare le cose.
Per salire un gradino più in alto nella percezione della mia professionalità.
Anno 2018 – A due anni e mezzo dall’apertura della partita IVA
Ho affidato il mio sito nelle mani di Federica Campanaro per rinnovarlo completamente e dargli quella struttura e la giusta rappresentazione della professionalità che sentivo di aver raggiunto dopo i primi due anni di studio, prove ed esperimenti come professional organizer.
Il primo sito lo avevo progettato da sola con WordPress, con l’aiuto dei forum, un tema semplice e versatile e un paio di competenze che mi portavo dal mio vecchio lavoro. Ne ho parlato anche in una diretta Instagram con Giulia Maiorana.
Penso che sbatterci la testa da sola per due anni, mi abbia permesso di comprendere i meccanismi dello strumento e di poter dialogare ancora meglio con la persona che da quel momento in poi se n’è presa cura.
Federica, infatti, é tuttora il mio riferimento per il sito, che ha cambiato faccia una terza volta ancora dopo il lavoro di consulenza SEO fatto con Tatiana Schirinzi, altra impareggiabile professionista.
Il sito web è a tutti gli effetti lo strumento più importante della mia comunicazione online: ha bisogno delle cure e delle attenzioni di chi sa bene come muoversi.
Per aprire un nuovo canale di comunicazione, importante strategicamente ma per me ostico e non particolarmente appassionante.
Anno 2020 – A 4 anni dal primo articolo del blog, in piena pandemia
Te lo dicevo che anche il rischio è un ingrediente della delega 🙂
Ho iniziato a lavorare con Francesca Parolin al mio profilo Instagram a marzo del 2020.
Lo dico in tutta sincerità: senza il suo supporto io su Instagram non avrei mai iniziato a lavorare per promuovere la mia attività.
Le immagini fotografiche non sono il mio forte così come l’ansia da telecamera era notevole (se ne é andata ma con grande dispendio di energie e allenamento).
Francesca è stata un aiuto nel progettare il mio profilo professionale ma anche la mano che ha intrecciato i contenuti, tra foto e testi (nel mio caso siamo partite da tutto quanto era stato già prodotto negli anni con blog e podcast), per arrivare, con il nostro periodo di test, al lancio dell’ebook “Il mio ufficio in casa” a giugno 2020.
Instagram si è rivelato per me un canale fortunato, entrato a pieno titolo nella mia strategia di comunicazione: e così è stato per Francesca, che è il mio punto di riferimento per una progettazione di dettaglio dei contenuti a partire dai miei obiettivi e la loro realizzazione visiva (con servizi fotografici dedicati e grafiche ad hoc).
Per liberare spazio mentale e poter pensare.
Anno 2021 – Al compimento dei sei anni di partita IVA
Il lavoro è aumentato e il mio progetto imprenditoriale inizia a decollare: la mia presenza è richiesta nelle consulenze con i clienti che seguo individualmente o con i loro team di lavoro, nella formazione in azienda, ad eventi in giro per l’Italia (e per la prima volta quest’anno ho parlato anche in Spagna!)
Il pensiero ora è concentrato sulla produzione di nuovi contenuti e sulle evoluzioni future de “I 6 colori dell’organizzazione”.
Ma ho bisogno di altro spazio (soprattutto mentale) e altro tempo per pensare, progettare il futuro, creare i contenuti giusti che possono essere di aiuto ai miei clienti e alle persone che mi seguono.
Per avere questo spazio – tempo devo cercare di alleggerire le incombenze che sono di tipo più pratico e operativo.
Ed ecco che da alcune settimane ho il supporto di Silvia Manzoni, che alleggerisce il mio carico nella revisione e pianificazione dei contenuti che devono essere pubblicati.
Il team si allarga e di questo sono molto contenta.
È sempre difficile passare attraverso questi cambiamenti ma so che è la direzione giusta da percorrere.
Tu a che punto ti trovi dei tuoi processi di delega? Scrivimi per raccontarmelo.